Vita con la gatta. Capitolo due.
Ovviamente vorrete sapere come sta andando con la piccola adorabile coinquilina. Ora Ciccia Baffi si è acclimatata nella nuova dimora e possiamo passare a una prima analisi comportamentale.
Bene, la mia gatta non fa NIENTE.
Capiamoci, i gatti in generale non fanno niente. Ci piacciono proprio per questo, perché noi umani facciamo mille progetti per vivere all’insegna del libero arbitrio, poi vediamo un gatto e capiamo che così bene non riusciremo mai. L’importante è esserne consapevoli.
Ma Ciccia Baffi passa i pomeriggi a dormire sul mio letto. Tre-quattro ore senza dar segni di vita. Al punto che ogni tanto vado anche a controllare.
L’altra sera ero lì con un caldo atroce a guardare la tivù. E niente, arriva ‘sta mosca maledetta che mi gira attorno, la scaccio e ritorna.
Ciccia Baffi è lì davanti stravaccata, e io penso, dai, sfoga il tuo super istinto predatorio, sollevami dall’incombenza di fare qualsiasi cosa in questo giorno caldo e spossante.
Ciccia Baffi non coglie. Rimane sdraiata a guardare me che guardo la tivù e la mosca, la tivù e la mosca.
A un certo punto la mosca si stacca e va da lei. Le gira attorno.
Ciccia Baffi la guarda salire, salire, e poi niente. Torna a guardare me.
Le faccio, «Mbe’?»
Lei chiude gli occhi. Li riapre. Alla velocità di un anziano che gira la manovella di un ombrellone.
«Senti» le dico. «Non è che io avessi chissà quali aspettative di produttività da parte tua. Ma almeno in queste situazioni basilari devi cominciare a darti da fare. Guadagnarti la pagnotta.»
Ciccia Baffi assorbe l’informazione e si corica un altro po’.
Considerazioni:
a) forse è solo il caldo. Da ottobre diventa feroce e mi distrugge casa, e così capirò d’essermela tirata;
b) va detto che c’è un momento in cui Ciccia Baffi sembra essere particolarmente attiva. Alle cinque della mattina;
c) ma se è così già adesso che è ancora cucciola, da adulta cosa diventa? Una gatta con la gotta. Sembra uno scioglilingua.