Una mela al giorno toglie il Lauro di torno. Nel senso che smetto di mendicare.
Sono un gran goloso di frutta. Anche di tutte le altre tipologie di pietanze, chiaro; ma dovete sapere che se io non ho una buona razione di frutta giornaliera comincio a mostrare segni di insofferenza.
Mi viene il magone, giro per casa, insomma ci sono tutti i sintomi di una dipendenza. Ma visto che è dai tempi dell’Albero Azzurro che dicono che la frutta fa bene allora lascio che la dipendenza cavalchi in questo circolo virtuoso.
Solo che a Francesca questa cosa dà evidentemente fastidio. Sennò non si spiega il suo comportamento.
Deve andare a fare la spesa all’Esselunga. Che anche per lei, è chiaramente un momento dipendenza. «Devo prenderti qualcosa?»
Indico la zona frutta che è vuota da ormai due giorni e mezzo.
«La frutta Franci. Manca la frutttaahhh. Voglio tanta, tantisssssima frutta.»
«Ancora? L’hai già mangiata tutta?»
«Pota, Franci, fa bene. E adesso non c’è più. Guarda, guarda il mio volto, i chiari segni che mi sta venendo la pellagra.»
Lei guarda con esasperazione. «Senti, la frutta te la puoi anche comprare tu.»
Come se a lei la frutta non facesse bene.
«E che problema c’è, dammi i soldi che vado io a fare la spesa.»
«NO! La spesa all’Esselunga devo farla io.»
Dopo due-ore-due Francesca ritorna. «Ti ho preso un casco di banane, sei contento?»
«Solo banane?»
«Andremo al mercato sabato mattina a comprare il resto. Ah, e te le ho prese verdi. Così le fai durare.»
«Ma come verdi.» Prendo le banane e per la miseria, sono davvero verde smeraldo.
«Così adesso finiscono di maturare. E poi le mangi.»
«Ma ci vorrà una settimana.»
«Aspetti.»
Considerazioni:
a) la cosa che più mi fa arrabbiare è che Francesca ha ottemperato al compito di comprare la frutta, ma al contempo mi impedisce l’accesso;
b) forse Francesca non crede ai poteri benefici della frutta;
c) Francesca crede ai poteri benefici della frutta, ma non vuole che io ne attinga a piene mani. Sta puntando chiaramente alla mia pensione di reversibilità.