I Lauro sono ufficialmente al mare. E certo, qui si sta senza pensieri, ma non scordiamo tutte le angosce appena passate. Ovvero: la partenza intelligente.
Perché chiaramente io sono della fazione “partiamo alle 4:00 del mattino, come se dovessimo scappare in segreto da Berlino Est.” La più assennata, aggiungerei.
Francesca invece è dell’altra fazione, quella che se trova la coda in autostrada pensa sia più un fenomeno di costume della vacanza all’italiana. Con filosofia, diciamo.
Il confronto inizia la sera prima, quando non si può più aspettare.
Momento #1: quello in cui chiedo, con un groppo alla gola, a che ora partiamo.
«Eh no» fa lei. «Non cominciamo. Si parte comodi.»
«Comodi cosa vuol dire.»
«Alle sette e mezza-otto.»
«Ma tu sei pazza. Domani danno bollino nero, ci sarà tutta Milano che si dà appuntamento sulla Cisa e tu vuoi star lì in mezzo, a cuocere le salamine sul cruscotto.»
Momento #2: quella frase maledetta.
Francesca: «Guarda che i nostri amici partono tutti a quell’ora.»
«Ma se tutti i nostri amici si buttano nel fosso, lo fai pure tu?»
Classica controrisposta che si dà ai bambini, rendiamoci conto.
Momento #3: il fatalismo.
«Ma no, vedrai che coda non ce n’è. E poi oh, se la troviamo vuol dire che era DESTINO.»
«Oddio Francesca non puoi averlo detto davvero. Non esiste il destino, esiste la preparazione. Francesca ti prego, lo so che non sei scema, dillo però, dillo che ti piace dormire fino all’ora che vuoi e non c’è scienza che tenga.»
«Buonanotte» fa lei.
E niente. Siamo partiti alle sette. E per tutto il viaggio mi son detto, be’ almeno troveremo la coda e lì allora urlerò. Nell’abitacolo.
Solo che non c’era coda. Traffico sì, ma niente di più. Giusto un quarto d’ora al casello d’uscita.
Hai visto, mi fa lei.
Considerazioni:
a) il suo “hai visto” batte il mio “te l’avevo detto” 1-0 e mi tocca rosicare;
b) potrei spiegarle che questa mancanza di coda è solo un caso, e non evidenza statistica;
c) attenzione, mica è finita. Ci sarà pure il ritorno. Sto valutando l’idea di prendere taxi + treno e tanti saluti
