Pregiudizio brutta bestia, ma noi cerchiamo di lavorarci un poco alla volta.
L’altro giorno ero giù al campetto sotto casa con le figlie. Le faccio correre un po’ sennò poi a stare ferme mi diventano idrofobe. Ed era pomeriggio tardi, il sole digradava poeticamente al di là dei monti.
E niente, a un certo punto vedo arrivare cinque ragazzi che se la contano su. Cinque teenager eh, saranno stati sui 17 o 18, mica di più. E la prima cosa che ho pensato è stata, caspita una banda, adesso chiedo alle figlie di venire via che mi fanno paura.
Poi mi son detto, no Andrea, è così che si formano i pregiudizi. Sciocco Andrea, migliora te stesso, elévati.
Mi sono immaginato addirittura il maestro Yoda: “guardarli-per-quello-che-sono-devi”. In effetti sono cinque ragazzi che all’imbrunire se ne vanno in giro a farsi gli affaracci loro. Ma potranno fare quello che vogliono, ‘sti ragazzi?
Bravo Andrea, così si combatte la diffidenza e l’ignoranza, una stellina d’oro per te.
Insomma, questi si avvicinano e da che era l’imbrunire ora è la notte più fonda. Sento pure un lupo in lontananza, ma persisto nel mio intento e resto bello tranquillo.
Finché vedo le figlie mollare tutto e venire verso di me. E intanto penso, oh grazie santissimo signore dei parchetti, che non mi lasci in mezzo ai miei dilemmi.
E Caterina mi fa «Papà, dobbiamo andare via. Sono arrivati i maranza.»
«I maranza?!»
«Be’, è chiaro. Da come si vestono, da quanti sono, e come parlano…»
«Ma!»
«Papà» dice scuotendo la testa. «Tu non capisci il mondo moderno.»
Considerazioni:
a) mia figlia ha più pregiudizi di me, ho fallito;
b) la classificazione scientifica di Caterina mi ha fatto pensare a un moderno Linneo. Oppure alla trasmissione anni 2000 di Italia Uno, Lucignolo: “Salve ragazzi, sono il vostro amico, Lucignolo”;
c) sono andato a cercare “maranza” su google. Francesca posso rassicurarti: non hanno tentato né di intimidirci né di estorcere denaro.