Arriva quella settimana e mezzo all’anno diversa dalle altre. Quella in cui le bambine sono al mare con i nonni.
E abbandoni il consueto bon-ton e Francesca-abbiamo-casa-liberaaaaa!
Ah, gente, con Francesca si torna indietro di dieci anni buoni.
Fai l’aperitivo senza l’assillo delle figlie che ti chiedono quando si mangia.
Riesci a fare due chiacchiere e ascoltare pure la risposta.
Perfino Netflix ti ringrazia perché un po’ si riposa.
Una delle cose più belle di questa vita da “appena sposati” è l’uso del bagno. Posso dedicarmi allo spazzolino elettrico, di cui sono grande fan, per due minuti buoni e in santa pace.
Che diciamocelo, lo spazzolino elettrico è il vero indicatore della civilizzazione. C’ha un livello di detersione che lo spazzolino manuale se lo sogna. Dopo due minuti con lo spazzolino elettrico passo la lingua sui denti e giuro, lisci come una statua del Canova.
Altro che su-su giù-giù come ti insegnavano alle elementari. Che poi a un certo punto era destra-destra sinistra-sinistra e poi avevano finito le direzioni.
L’unico problema è la batteria. E quindi niente, c’ho ‘sta luce rossa che lampeggia e una gran voglia di smerigliare le palette. Be’, c’è lì lo spazzolino in carica di Francesca, stacco la sua testina e ci metto la mia.
«A-ha!» fa lei materializzandosi. «Ti ho visto, maledetto.»
Io alzo le mani tipo bandito del far west. «Non so di che parli.»
«T’ho appena visto cambiare la testina allo spazzolino.»
«Ne avevo bisogno.»
«Tu lasci sempre lo spazzolino scarico.»
«Cosa?!» faccio io. «Io lo metto sempre in carica. Sei tu che usi il phon e me lo stacchi dalla presa.»
«TU USI IL PHON!»
«Tu menti!»
«Rimetti subito a posto la testina.»
«Giammai.»
Considerazioni. Potrei:
a)valutare di tornare allo spazzolino manuale e rinunciare ai privilegi del mondo civilizzato
b) spendere 3,50€ per una multipresa, così ci metto sotto sia il phon sia lo spazzolino
c) ragionare sul fatto che il momento idilliaco è durato anche troppo, chiedere ai nonni se si tengono anche Francesca