Arriva il momento in cui capisci se tua figlia sa vivere la socialità oppure no.
La Luci è stata invitata a una festina di compleanno. Che diciamocelo, in prima elementare è un po’ un momento verità. Avete cresciuto con cura ‘sta figlioletta, le raccomandate sempre di dire “sì grazie” e “no grazie”, e però poi arriva questo banco di prova che pesa come un debutto in società.
Perché è bello dire agli altri “l’importante è che si diverta”, ma sotto sotto pensate “sì però speriamo non sia l’ultima volta che la invitano.”
Che con la Cate questo problema mica lo sentivo, quella a sei anni stava zitta e ti giudicava. Al massimo era un po’ inquietante. Però la Luci “Tornado” Lauro un po’ di ansia me la mette, ecco.
E niente, la Luci va alla festa. Ti prego, fa’ finta di essere un po’ più tranquilla.
Scena 1. La Luci arriva col suo carico di simpatia.
Scena 2. La Luci è già in terra. È riuscita a scivolare su una fanga grossa così che ha trovato solo lei e i pantaloni sono un macello. Il travestimento da bimba tranquilla è saltato e già lì, il protocollo imporrebbe di ficcarla in auto e scappare.
Scena 3. La mamma della festeggiata, cara lei, rimedia alla Luci un paio di pantaloni di ricambio. Oh Luci, questa volta ti è andata di lusso. Ora fa’ la brava però.
Scena 4. La Luci ruzzola tipo da una rupe che ha trovato solo lei, a me sembrava di stare in un giardino. Si rialza, si è strappata sul ginocchio. Ma tipo che c’è un buco che ci passa dentro la mano.
Guardiamo la Luci, allibiti.
«Non mi sono fatta male!» grida lei.
Luci, fidati, era l’ultimo dei nostri pensieri.
Ecco ciò che pensi in quel momento:
1) Francesca tu rimani qui, io vado a cercare un’esatta copia di quei pantaloni e non se ne accorgerà nessuno
2) svelta Francesca, lasciamo questa festa prima che la Luci scopra un vecchio pozzo abbandonato
3) Francesca è andata così. Chiudiamola in casa, impegnamoci un po’ di più e prepariamola per la festa dei diciott’anni
