Forse vi starete chiedendo perché ho questa enorme cicatrice in fronte. Anzi, senza forse, ve lo state chiedendo per forza.
Bene, è stata mia figlia Lucia. Che domenica era triste e arrabbiata allo stesso tempo, sono andato a consolarla, e le ho prese. Là, un bel graffione a perenne monito. Voi direte, ma quanti anni ha tua figlia, tre e mezzo? No, ne ha otto-quasi-nove e la piccola Montessori che è in me ha reagito (“ma questo È NORMALEEE?!”)
Così adesso c’ho questo sfregio che sembro Harry Potter, con le uniche differenze che lui è un personaggio immaginario, fa le magie ed è pieno di soldi.
Ieri sera eravamo a tavola, e Caterina pensa bene di preoccuparsi per me.
«Papà, non potresti cercare di coprirla, quella cicatrice?»
«Grazie figlia per l’interessamento. Ma no, basta solo aspettare, le faccio prendere aria e vedrai che si sistema da sola. Sperando che tua sorella Lucia qui presente abbia capito che non si reagisce così.»
«Esatto» fa la mamma Francesca. «Non-si-fa.»
Caterina continua. «Il fatto è che… con quella cicatrice sembra che hai una fronte enorme.»
SBAM. Tutte e tre giù a ridere, Francesca compresa.
Io la guardo con lo sguardo più letale che mi viene in mente. Anzi, sia letale ma anche di persona sfregiata in fronte ma anche nell’orgoglio.
Lei alza le mani. «No, no, sia chiaro. Io non l’ho mai pensato.»
«E scusa, Francesca-cara. Adesso che Caterina l’ha detto, adesso lo pensi?»
«Be’. In effetti ora che me lo fa notare sì. La tua fronte è più grande.»
Grrrr.
Considerazioni:
a) praticamente oltre al danno, pure la beffa
b) se mi vedete girare con un Fedora tipo Indiana Jones, sappiate che non è per fare scena
c) se fossi stato davvero Harry Potter avrei pronunciato la letalissima maledizione senza ritorno. Avada Kedavra!
