Viaggiare a luglio senza aria condizionata è possibile? Ma certo, se viaggi entro i 50 km.
Parliamo di quando siamo partiti per il mare. Allora, premetto che non sono un fan dell’aria condizionata. Anche perché se la tengo accesa mi viene il mal di gola e il mal di testa.
Però l’autostrada per l’aeroporto ce la siamo fatta col sole a picco a 35°C.
E niente, scopriamo che l’aria condizionata col fatto che non la usiamo mai non funziona più, è proprio scarica. Voi direte, che problema c’è, Andrea fai a meno pure stavolta.
I genitori: ma vuoi mettere negli anni 60 70 come si faceva? Noi si viaggiava in cinque su una Topolino Amaranto con la pioggia e il solleone.
E quindi anche noi ci siamo detti, be’ se lo dicono gli anziani del villaggio. Tiriamo giù i finestrini, tanto andiamo ai 130 di vento ce n’è di sicuro.
Eccovi quindi le 4 conseguenze di viaggiare senza aria condizionata a luglio:
1) il caldo rimane, è vento caldissimo che ti entra ai 130 all’ora;
2) il vento che entra fa VUUUM tutto il tempo, tipo motore di aereo. Anzi, l’aereo faceva meno casino.
3) per far passare il tempo, alzi il volume della radio. Che comunque si sente male, alcune frequenze sono completamente tagliate, quindi non senti i bassi tranne quando spingono sul serio e lì gli altoparlanti saltano fuori dalla portiera
4) immaginatevi ora i dialoghi:
Francesca: “Viaggiamo a Pasquaaa?”
Andrea: “Non senza aria condizionata.”
Francesca: “Cosa?”
Andrea: “NON SENZA ARIA CONDIZIONATA”
Francesca: “TI HO DETTO PASSAMI L’ACQUAAA”
Considerazioni:
a) è inutile che venite a dirmi che negli anni 60 70 si poteva fare. Ai tempi il riscaldamento globale era una bazzecola e il buco nell’ozono era grosso come gli altoparlanti che cambiato;
b) quindi alla fine con l’aria condizionata mi viene il mal di gola. E senza ho il mal di gola lo stesso. Forse il problema sono io;
c) valutiamo il treno. Che oltre a consumare meno anidride carbonica ti risparmia pure la visita dall’otorinolaringoiatra
