Ovviamente ‘sta cosa non è mai successa e l’immagine è un abile fotomontaggio. Al giudice di pace che leggerà queste righe: NON la può usare come prova. Per togliermi l’affido dovrà impegnarsi un po’ di più, caro il mio giudice.
Fatta questa importante precisazione, SUPPONIAMO ora di creare ad hoc una situazione ad alta tensione. Nel Metodo Danese “per crescere bambini felici” dicono che nei momenti caldi i figli ti osservano e imparano. A seconda di come reagisci all’imprevisto, da grandi ripeteranno lo schema comportamentale. Urlate? Urleranno. Piangete? Piangeranno.
Paura, eh?
Ora, per l’esperimento servono:
1 – essere a casa con le figlie, senza moglie
2 – moka accesa sul fornello
3 – un tagliere di plastica vicinissimo al fornello
4 – un computer acceso nell’altra stanza, per distrarti
Svolgimento:
La prima avvisaglia è lo sfrigolio tipo rumore bianco. Avete presente quando staccavate l’antenna al vecchio televisore e andava fuori canale? Ecco: quel rumore è la plastica del tagliere che si scioglie sul fornello.
La seconda avvisaglia è Caterina che grida papààààà ffuoocooo! e la Luci che saltella attorno.
Corro in cucina, c’è ‘sta visione infernale della moka ribaltata in una pozza di caffè, plastica e FIAMME.
Mi scappa un suono altissimo, da usignolo strozzato. Poi guardo le figlie, ricordo il Metodo Danese e mi ricompongo.
«Restiamo calmi!» Tipica frase da film. Urlata, sennò non capiscono.
«Spengo il fornello!» aggiungo. Posso sentire la voce fuori campo, “ma ragazzi questo è un genio”.
Tolgo la moka col guanto da forno, le fiamme sono ancora lì a crepitare.
Oh no, le bimbe mi stanno studiando. Se tiro una secchiata d’acqua, scoppia un macello. Cosa farebbe McGyver? Possibile che ho frequentato 50 corsi antincendio, e non ho imparat—
«Datemi il coperchio di una pentola!»
Soffochiamolo, ‘sto fuoco maledetto. Lo copro con rigore scientifico, e intanto penso che ho fatto qualcosa di buono. Ho passato un buon insegnamento. Forse. Le loro prossime parole saranno cruciali.
Caterina: «Facciamo che non lo diciamo alla mamma.»
Lucia: «Già.»
Sollevo il coperchio, esce una nube di gas tossico.
Caterina solleva le spalle. «Mi sa che se ne accorgerà da sola.»