Imparare la storia divertendosi. Che sembra una di quelle pubblicità per giochi in scatola veramente loffi.
Mia figlia Caterina deve studiare i greci e le guerre persiane. Domani interrogano, e lei sta facendo confusione. Siamo alla seconda guerra persiana, quella dove Serse vuole vendicare l’affronto subito dal padre Dario e conquistare una volta per tutte la Grecia.
La Cate non riesce a memorizzare la battaglia delle Termopili. Che chiama Mertopi dandomi perciò grande dolore.
Le dico, basta Cate, è il momento di focalizzare meglio i concetti. Di avere chiari riferimenti sennò qui non se ne esce. Adesso ci guardiamo 300, film americano del 2006 che racconta l’eroica battaglia delle Termopili condotta da re Leonida e che dipinge più o meno realisticamente usi e costumi della cultura greca.
«Ma non posso vederlo, c’è scritto 16+.»
«Nemmeno io l’ho visto tutto, ma qui ci soffermiamo sui dettagli. Ecco, vedi lo scudo degli spartani?»
«Sì.»
«Quello è un oplos. Loro sono gli opliti. Ecco, vedi i lupi mannari nell’esercito di Serse?»
«Sì.»
«Quelli non c’erano. Non credo, almeno.»
«E quel gigante con le catene?»
«Quello penso abbia sbagliato film.»
«E quel tizio vecchio tutto rugoso col cappuccio?»
«Quello è l’imperatore Palpatine di Star Wars e ha sicuramente sbagliato set.»
Abbiamo interrotto perché stava tornando a casa mamma Francesca.
«Quindi Cate ripassiamo. Cosa dici quando ti chiede la seconda guerra persiana?»
«Salgo sulla cattedra e urlo QUESTA È SPARTAAAAHH.»
«Bravissima.»
Considerazioni:
a) adesso la Cate sa dire “Termopili” senza indugio;
b) certo che a noi quand’eravamo piccoli mancavano di questi riferimenti, sennò le guerre persiane le sapevamo a menadito e magari non bocciavano a tutto andare;
c) forse la presenza dell’imperatore Palpatine sta a indicare che Leonida è il primo cavaliere Jedi della storia. Ed è subito remake.
