Figlie con il talento per gli affari. A discapito degli altri, però.
I miei genitori hanno portato le nipoti alla piscina estiva. E io avevo raccomandato, date un occhio a quello che mangiano perché la loro tendenza, cavasansdire, è di andare al bar della piscina (che ormai scambiano per casa loro) a prendere la qualunque.
L’atteggiamento dei nonni verso le raccomandazioni del sottoscritto figliolo sono di due tipologie:
1) mia mamma, di attenzione e comprensione. Capisce le preoccupazioni del figlio e cerca di non disattendere;
2) mio papà, invece, di serena strafottenza. Le figlie sono tue, io sono il nonno quindi le vizio come voglio. Toh.
Insomma la scena va così: Lucia chiede i soldi al nonno perché vuol andare al bar a prendere la granita.
Mio papà le dà due euro. «Luci, ti bastano?»
La Luci fa quell’espressione a metà tra “grazie per i soldi, nonno” e “no porca la miseria, è chiaro che non bastano.”
Mio papà rimette mano al portafoglio. «Eh ma non ho altra moneta. Ti do cinque euro interi. Sai fare di conto, no? Ti fai dare il resto.»
«Certo, certo» fa la Luci.
La Luci torna dopo cinque minuti. Reca con sé: n.1 granita, n.1 pacchetto di patatine, n.4 caramelle dai gusti superchimici.
«Ma!» fa il nonno. «E il resto?!»
«Non c’è.»
«Ma ti avevo dato cinque euro.»
«Eh nonno. Cosa vuoi che ti dica, io faccio la spesa perfetta.»
Considerazioni:
a) quindi abbiamo la conferma, la Luci è perfettamente capace di fare di conto
b) normalmente starei dalla parte del truffato. Ma in questo caso no. Beccati questo, nonno, così impari a non ascoltare tuo figlio quando ti dice di prendere roba nutriente
c) mi immagino la scena in cui la Luci dà pure lezioni di matematica. «Allora nonno: se la granita costa 3€, e le patatine 1€, quanto costa una caramella?»
È stata la opzione C quella scelta dalla nipote,aggiungendo che lo shopping è una cosa seria.
…e là! vedi che bello, nonno gilberto, ti ha fatto pure il momento di lezione